“Ciao sono Nino, un giocatore compulsivo. Volendo la mia testimonianza può servire a qualcuno (…). Se ci trovassimo ancora una volta davanti ad una slot e dovessimo riuscire a considerare che i giorni e le ore buttate contengono tutto ciò che è “intorno” a noi, come ad esempio la famiglia, gli affetti di chi ci vuole bene, saremmo davvero a buon punto. Ma tutto ciò è dannatamente, quasi, impossibile in quel momento! Siamo così attratti dai colori, dagli odori e così pieni di quell’adrenalina compulsiva irrefrenabile, che solo in ultimo diciamo: ma che caspita ho fatto! Ed è proprio quel senso di colpa che bisogna combattere e rendersi responsabili. Ecco perché, la prima moneta che ti ritrovi in mano usala per chiedere aiuto (…) Così ho iniziato questo percorso comunitario.”

Quella che raccontiamo è la testimonianza di Nino, pugliese di 65 anni, affetto da ludopatia, la sua vita e la sua famiglia colpite dal dramma della dipendenza del gioco d’azzardo e dal conseguente sovraindebitamento.

Nel 2023 gli italiani hanno speso circa 155 miliardi di euro nel gioco d’azzardo “legale”, soprattutto online, segnando un aumento record del 10% rispetto all’anno precedente. Il gioco d’azzardo è divenuto ormai la prima azienda italiana per fatturato, basti pensare che la spesa per il gioco d’azzardo legale, comparata alla spesa alimentare di 165 miliardi di euro ci mostra quanto il fenomeno incida sulla vita delle famiglie e le esponga al rischio di sovraindebitamento e usura. In Puglia il dato è ancora più drammatico, comparando le due spese: 9 miliardi di euro per il  gioco d’azzardo “legale” e 10 miliardi di euro per alimenti. La spesa pro-capite per le giocate  è di circa 1.800 euro, superiore alla media nazionale di 1.550 euro. Il gioco d’azzardo è divenuto ormai una delle principali voci di spesa per le famiglie pugliesi, con un impatto significativo sulla loro vita e sul loro benessere. La spesa per il gioco d’azzardo legale in Puglia è pari a circa il 5% del PIL regionale, un dato che evidenzia la gravità del fenomeno.

Nel 2023 la spesa media pro-capite (età 18-74 anni) è stata di 2.600 euro, tra città e comuni della provincia di Lecce. La Provincia di Lecce si conferma tra quelle in cui si spende di più per il gioco d’azzardo, con una spesa complessiva pari a 1.450.000.000 di euro, di cui 329.000.000 di euro nei 17 comuni ricadenti sul territorio della Diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca.

Si rileva un aumento del numero di ore medie trascorse a giocare e, di conseguenza, c’è una grande preoccupazione per la diffusione del gioco d’azzardo patologico, che colpisce sempre più le fasce giovani della popolazione, che hanno maggior dimestichezza con gli strumenti digitali e quindi più facile accesso ai giochi on-line. L’impatto è drammatico, soprattutto, se si fa riferimento al contesto socio-economico del Salento, caratterizzato da un’atavica carenza di lavoro e da un mercato occupazionale che vive le problematiche del precariato e della stagionalità.

L’espressione ”gioco legale”, accanto alla parola “azzardo” contiene in se un pericoloso ossimoro. Da una recente indagine è emerso che tra i giocatori abituali il  5% sono giovanissimi, di età compresa  tra i 14 e 19 anni, pari ad un numero di 130 mila, che mostrano un profilo a rischio di ludopatia. Questa cifra va ad aggiungersi a quella dei 70.000 ragazzi, aventi già caratteristiche problematiche, che rappresentano il 3% del totale dei soggetti con dipendenza da gioco d’azzardo. Ed è assurdo che non ci sia un allarme condiviso sul gioco che coinvolge tanti giovanissimi, spesso minori, tramite gli smartphone. Peraltro intestati ai genitori. I ragazzi “giocano” in qualunque momento e su qualunque cosa: «Così faccio un po’ di soldi», dicono.

Il decreto legislativo sul nuovo assetto del comparto giochi on-line, approvato, in esame definitivo, dal Consiglio dei Ministri il 12 marzo 2024, solleva forti perplessità e contestazioni, in particolare da parte della Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” e delle Fondazioni Antiusura del Sud.

Il presidente della Consulta, Luciano Gualzetti, denuncia il tentativo di mettere al primo posto le esigenze di entrate erariali e il guadagno delle imprese, rispetto alle esigenze di salute dei cittadini. Ecco le principali criticità evidenziate:

  1. Mancanza di misure adeguate per contrastare il gioco d’azzardo patologico: il decreto non rafforza i divieti di pubblicità e sponsorizzazione, né limita adeguatamente l’accesso ai giochi online, inoltre non interviene sulla pericolosità per la salute delle persone.
  2. Rischio di aumento del gioco illegale: le restrizioni al gioco legale potrebbero spingere i giocatori verso il circuito illegale, privo di tutele e controlli.
  3. Mancanza di attenzione al tema dell’usura: il decreto non prevede misure specifiche per contrastare l’usura legata al gioco d’azzardo, un fenomeno in preoccupante crescita.
  4. Possibili ricadute negative sul gettito erariale: erano l’8% nel 2004 e sono rimaste l’8% nel 2022, dunque oggi parliamo di 10-11 miliardi di euro. Che, secondo la Consulta nazionale, saranno spesi per le conseguenze sociali e sanitarie del fenomeno: solitudine, difficoltà economiche, insicurezza, depressione, dipendenze.

In sintesi, Gualzetti, ritiene che il decreto non sia efficace nel contrastare il gioco d’azzardo patologico e anzi potrebbe incrementarlo, con le conseguenti ricadute sociali.

La Fondazione Mons. Vito De Grisantis, quale struttura operativa della Caritas Ugento-S. Maria Leuca, è un ente senza scopo di lucro con sede a Tricase. La sua mission principale è la promozione del benessere sociale e civile nella comunità locale. Tra le sue attività, la Fondazione si impegna a contrastare il gioco d’azzardo, a sostenere le famiglie sovraindebitate prevenendo l’usura e a promuovere l’educazione finanziaria.

La Fondazione, come membro della Consulta Nazionale Antiusura e socia di RITMI (Rete Italiana per la microfinanza e l’inclusione finanziaria) sente l’urgenza di sensibilizzare e svolgere percorsi di educazione finalizzati ad arginare il fenomeno del gioco d’azzardo organizzando, in tal senso, diverse iniziative, tra cui:

-Campagne di sensibilizzazione nelle scuole, negli oratori e nella comunità.

-Incontri informativi e di formazione.

-Collaborazione con le istituzioni locali e nazionali.

-Sportelli di ascolto e sostegno per le persone in difficoltà.

Contatti:

Telefono: 0833 219865 int. 7

E.mail: antiusura@fondazionedegrisantis.it