Sinteticamente è definibile come un reato che si caratterizza nel concedere un prestito ad un tasso di interesse superiore allo stabilito tasso “soglia”, il quale è calcolato aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio relativo ai vari tipi di operazioni, e rilasciato trimestralmente dal Ministero del Tesoro e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Diffusa in tutta la nostra Nazione, con differenze minime tra il Sud, il Nord ed il Centro Italia, e comunque le statistiche relative al fenomeno sono considerate come scarsamente attendibili, in quanto una delle caratteristiche di questa pratica è l’isolamento e la riservatezza, la non condivisione del problema, vissuto da chi ne è vittima, nella maggior parte dei casi, privatamente, in solitudine. Pertanto, considerato che solo una minoranza arriva alla denuncia, e quindi a rendere noto il fenomeno, la maggior parte dei casi sono nascosti.
La Legge 108/96 sancisce ufficialmente l’usura come grave crimine sociale, lo definisce senza equivoci, stabilisce le pene a cui incorre chi se ne rende reo, ma anche gli aiuti diretti alle vittime.
Scarica la tabella dei tassi soglia rilasciata dalla Banca d’Italia e aggiornata al III trimestre 2024.
Non comprare se non puoi pagare.
Molte volte sottovalutiamo le piccole uscite e continuiamo a spendere fino ad indebitarci e non riuscire più a rispettare gli impegni presi.
Proprio per questo è molto utile verificare periodicamente se il proprio tenore di vita corrisponde alle proprie risorse o se, presi da una svista oppure da una forte spinta emotiva, si sta esagerando.
Tale verifica risulta essere molto semplice e, a tratti, anche divertente e frutto di piccole soddisfazioni.
Il sistema che risulta essere vincente per evitare di finire nel meccanismo vorticoso dei debiti e ancor peggio dell’usura è una semplice tabella dove mettere a confronto le proprie entrate e le proprie uscite e far si che le entrate risultino superiori alle uscite.
Questo senza dubbio potrà significare anche dover rinunciare a qualcosa che desideriamo oppure semplicemente rimandare l’acquisto ad un momento in cui economicamente ce lo possiamo permettere, ma, allo stesso tempo, significherà rinunciare al fenomeno del sovraindebitamento.
Per questo consigliamo sempre di “non comprare se non puoi pagare!”.
La TABELLA di cui parlavamo prima, oltre a darti una panoramica abbastanza precisa della tua situazione economica, ti aiuterà anche a rintracciare e a prendere coscienza di quelle piccole spese accessorie che sommate tra loro possono incidere pesantemente sul tuo bilancio.
Ricordati quindi di controllare lo stato delle tue finanze prima di effettuare una spesa, anche piccola, o anche prima di chiedere un finanziamento (ad es. per un acquisto a rate).
La rata mensile richiesta potrebbe sembrare irrisoria ma risultare comunque eccessiva per la tua disponibilità economica.
Oggi giorno sempre più spesso ci viene offerta la possibilità di comprare senza il pensiero della spesa perchè ci viene proposto un pagamento a rate con l’inizio dei versamenti dopo un anno dall’acquisto.
Ma questo è veramente un vantaggio?
Probabilmente è un modo per invogliare la gente a comprare ma, attenzione, se non abbiamo la possibilità di pagare oggi non è detto che potremo farlo domani, quando chi ci ha erogato il finanziamento inizierà a pretendere la restituzione e tutti gli interessi che matureranno per un’operazione del genere.
Pianificare le spese significa quindi gestire il proprio patrimonio in modo tale da non incorrere nel rischio di rimanere intrappolati nella rete delle rate.